4 concetti che aggiungono un identità ai dialoganti.
Massima quando diventa norma
Il termine ”massima” deriva dal latino e vuol dire ‘sentenza di carattere generale‘ Inoltre sta intendere una condotta regolata dalla consuetudine. Un principio accettato che dice ”in linea approssimativa e in generale” come per meglio dire ‘in linea di massima…’
Il Numero 4
Spesso l’essere umano per dare risposte a domande complesse ha intrapreso studi sconosciuti e uno fra questi è la numerologia con il suo simbolismo.
Per Pitagora il numero 4 era la rappresentazione di Dio e nella religione ebraica simboleggia le quattro lettere del nome di Dio. 4 sono gli elementi come acqua-fuoco-aria-terra. 4 sono i punti cardinali quali nord-sud-ovet-est.
In H.EDDA scrittura & marketing è il raggiungimento complesso della dualità corpo/energia che si sdoppia per comprendere l’altro con empatia e solidarietà.
Sono le 4 regole che riportano all’unicità: 1dualità corpo/energia per il vissuto presente 2sdoppiamento per arrivare alla quadruplicità intesa io sono te tu sei me. 3raggiungere l’obiettivo per amicalità 4ritorno alla dualità per l’unicità incarnata.
4 Massime della comunicazione di H. Grice
La parola Comunicazione vuol dire ”mettere in comune-far partecipe” e deriva dal latino Communico.
Quando le informazioni di due o più persone vengono scambiate attraverso messaggi elaborati col rispetto di regole con un codice commune avviene la Comunicazione.
Negli anni ’70 le massime conversazionali vennero definite dal filosofo inglere Herbert Paul Grice e vannno considerate come principi regolativi che gestiscono la conversazione per far si che la comunicazione sia qualitativa e fruibile.
Le Massime
1 dare informazioni necessarie. Quantità
2 dire la verità e semmai puntualizzare l’incongruità laddove potrebbe esserci. Qualità
3 dare informazioni rilevanti. Relazione
4 essere chiari. Modo
Organizzazione comunicativa
Il desiderio di cooperazione durante il dialogo fa si che le norme vengano rispettate.
- La massima di quantità identifica un dialogo in cui le informazioni sono adeguate al contesto della comunicazione. Non bisogna dilungarsi, ogni informazione va contestualizzata. Va detto il giusto il resto è violazione comunicativa.
- La massima di qualità lascia intendere che chi parla dice la verità e dona informazioni accurate seppur non necessariamente dettagliate. Senza questa imposizione non si ha la funzione primaria abolendo il principio di cooperazione.
- Nella terza massima cioè quella che definisce la relazione indica che chi parla è chiaro e coerente al contesto comunicativo. Vanno evitate le frasi non attinenti al conteso comunicativo. Infatti i riferimenti devono tener conto dei parlanti. Ogni contenuto esposto deve essere riconosciuto dalle persone che comunicano.
- la quarta massima espone l’idea da attuare il modo e quindi evitare forme gergali e tecnicismi. Va considerata la brevità ed una esposizione ordinata.
Principio di Cooperazione
In ogni dialogo di rispetto vanno considerate le forme. Però spesso queste norme sono violate venendo a meno all’idea della cooperazione. Studiando attentamente i comportamenti sul rispetto delle massime che possono essere violate.
Principio di cooperazione di Grice
Come già scritto, queste massime possono essere violate o sfruttate secondo scopi comunicativi diversi dalla cooperazione dando luogo alle implicature convezionali.
Il principio di cooperazione lascia intendere che nonostante le risposte non siano pertinenti si vuole continuare a parlare. Grice nel suo libro fa un esempio di due persone che parlano <<quella signora è una vecchia ciabatta>> e l’altro dice <<ma che bella giornata, vero?>> Il secondo non rispetta la massima di relazione eppure vuole continuare a parlare piuttosto non vuole parlare della determinata persona.
Violazioni delle massime conversazionali
Le massime conversazionali si possono violare senza che la violazione sia manifesta. Uscendo così dal principio di cooperazione dimostrando la non intenzione di cooperare. La violazione delle massime operata con l’intento di ingannare porta all’implicatura. In definitiva la violazione scaturisce dalle parole che non si possono dire.
Le implicature
Le implicature conversazionali hanno in sè un aggiunta esplicativa con scopi accettati. Seppur non ne identifica ne definisce.
Esempio:
<<vuoi una pizza?>>
<<si ne voglio una>> risposta attinente alla massima di quantità
Se risponde con un semplice <<Sì>>? Qui si ha un’implicazione perché si vuole la pizza ma anche qualcos’altro non esplecitamente espresso.
Le implicature e le 4 massime di Grice sono stati discussi in linguistica e nella filosofia con un lungo disquisire. Il discorso è ancora aperto.
Chi è Herbert Paul Grice
H. P. Grice ha concluso la sua vita nel 1988 ed è stato un filosofo inglese. Ha insegnato all’università di Oxford. Esponente della ”filosofia del linguaggio ordinario” assieme a Jon Austin
La sua opera più famosa è Studies in the way of words
Riflessione
In sintesi, le 4 massime della comunicazione di H. Paul Grice – quantità, qualità, relazione e modo – insieme al principio di cooperazione e al concetto di implicatura, sono concetti chiave della teoria.
Affascinante non trovi?
Libro consigliato
Conversational and conventional implicatures di H. P. Grice
Fonte
– Filosofico.net – Wikipedia – Toni Fontana -H.EDDA