Mondadori
La storia del Gruppo Mondadori è profondamente intrecciata con lo sviluppo culturale ed editoriale italiano. Fondato da Arnoldo Mondadori nel 1907 a Ostiglia, il gruppo si è affermato come uno dei principali editori italiani e internazionali, trasformandosi nel corso del tempo in una holding con sede a Segrate e controllata dal Gruppo Fininvest dal 1991
I Primi Anni e l’Espansione
Mondadori iniziò con la pubblicazione del periodico Luce! e con l’aiuto di Tomaso Monicelli lanciò la collana Bibliotechina della Lampada, dedicata alla letteratura per ragazzi. Durante la Prima Guerra Mondiale, lancia La Tradotta e La Ghirba, giornali per le truppe, consolidando la sua reputazione editoriale.
Gli anni ’20 furono un periodo di grande crescita grazie al supporto finanziario e politico del Senatore Borletti, che permise alla casa editrice di stabilire solide basi a Milano. In questo periodo, Mondadori iniziò la pubblicazione di testi scolastici e opere letterarie di rilievo, ottenendo un prestigio culturale sempre più ampio.
Il Successo dei “Libri Gialli”
Nel 1929, Mondadori introdusse in Italia il genere poliziesco con la collana Libri Gialli, caratterizzata dalle iconiche copertine gialle. Questo progetto riscosse enorme successo, definendo un nuovo genere letterario nel Paese e promuovendo autori internazionali come Agatha Christie e Georges Simenon.
Innovazioni e Collaborazioni Internazionali
Durante gli anni ’30, Mondadori avviò importanti collaborazioni, come quella con Walt Disney, che portò alla pubblicazione italiana delle storie di Topolino. Parallelamente, lanciò collane prestigiose come Medusa, che introduceva il pubblico italiano a grandi autori stranieri, e Classici Italiani, contribuendo alla diffusione della cultura internazionale e alla crescita del settore della traduzione.
Una Leadership Culturale
La capacità di innovare e diversificare l’offerta ha permesso al Gruppo Mondadori di affermarsi come leader nell’editoria. Dagli inizi pionieristici alla creazione di un impero culturale, il viaggio della Mondadori rappresenta un esempio di come l’impegno per la cultura possa trasformarsi in un pilastro della società e dell’economia.
Nel 1935 la Mondadori intraprende una nuova edizione integrale dell’Enciclopedia dei ragazzi, introducendo significative innovazioni sia nei contenuti che nella presentazione grafica. Quest’opera, destinata a un vasto pubblico, conoscerà circa 40 edizioni e ristampe fino all’ultima pubblicazione del 1979. Nel 1936 l’azienda editoriale si riorganizza secondo un modello settoriale, dando vita all’Anonima Periodici Italiani (API), struttura che centralizza la gestione di tutte le riviste pubblicate sotto l’egida della Mondadori.
1937
L’anno seguente, nel 1937, vede l’ascesa di Cesare Zavattini al ruolo di direttore editoriale, dopo aver assunto la guida del periodico Cerchio Verde. Nello stesso anno, Mondadori inaugura la collana Omnibus, il cui debutto è segnato dai successi di Via col vento di Margaret Mitchell e Novelle per un anno di Luigi Pirandello. Nel 1938 prende forma la rivista Grazia, pensata per il pubblico femminile, mentre l’anno successivo il primogenito di Arnoldo Mondadori, Alberto, lancia il settimanale Tempo, considerato precursore delle riviste d’informazione che caratterizzeranno il panorama italiano del dopoguerra.
A partire dal 1937, il regime fascista intensifica il controllo sulla produzione letteraria della Mondadori, in particolare sui romanzi gialli. Il Ministero della Cultura Popolare impone restrizioni secondo cui “l’assassino non deve essere italiano e deve essere sempre assicurato alla giustizia”. Nei romanzi stranieri compaiono fascette esplicative come: “Gli usi e i costumi della polizia descritti in quest’opera non sono italiani. In Italia, Giustizia e Pubblica Sicurezza sono cose serie”. Nel 1941, a seguito di un episodio di cronaca legato a una rapina, la collana viene chiusa.
1943
Nel 1943, Benito Mussolini ordina la confisca di tutti i romanzi gialli, interrompendo la loro pubblicazione. Questa interruzione termina nell’aprile del 1946, quando rilanciano la collana sotto il nome di Il Giallo Mondadori, che diventa ancora oggi simbolo del genere.
La Mondadori nel 1942 pubblica l’opera omnia di Giuseppe Ungaretti, intitolata Vita di un uomo, e acquisisce i diritti per le opere di Salvatore Quasimodo, la cui raccolta Ed è subito sera appare nella prestigiosa collana Lo Specchio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti, la sede viene trasferita ad Arona, vicino alla residenza di Arnoldo Mondadori a Meina. Dopo l’8 settembre 1943, con l’occupazione nazista, Arnoldo si rifugia in Svizzera, mantenendo tuttavia i contatti con autori e agenti stranieri.
Dopoguerra
Nel dopoguerra, nel 1946, la casa editrice assume la denominazione Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.. La ripresa delle attività è segnata dalle collane I classici contemporanei italiani (1946) e I classici contemporanei stranieri (1947). Nel 1948, per ampliare il bacino dei lettori, Mondadori introduce la Biblioteca Moderna Mondadori, proponendo opere di pregio a prezzi accessibili, con un particolare focus sul pubblico giovanile. Parallelamente, la collana dei gialli conosce un successo straordinario: tra il 1946 e il 1949, vengono distribuite oltre 1,3 milioni di copie, consolidando il primato dell’editore nel settore.
L’espansione del settore periodici e l’introduzione di nuove collane editoriali
Nel panorama dei periodici, la Mondadori si distingue con la pubblicazione di riviste come Confidenze e Bolero Film. Nel 1950, l’editore ritorna nel segmento dei settimanali d’informazione, dal quale era assente dal 1943, anno della sospensione di Tempo. L’adozione di una nuova rotativa a rotocalco consente la produzione di pagine illustrate di elevata qualità, inaugurando così il settimanale Epoca. Lanciata nell’ottobre 1950 con il motto «Il settimanale della famiglia italiana» e una tiratura iniziale di 300.000 copie, Epoca introduce in Italia il modello statunitense del fotogiornalismo.
Il progetto grafico, curato dall’illustre Bruno Munari, e la direzione editoriale di Alberto Mondadori conferiscono alla rivista una peculiare eleganza e prestigio. Tra i collaboratori figurano nomi eminenti del giornalismo italiano quali Cesare Zavattini, Elio Vittorini, Giovanni Spadolini e, successivamente, Indro Montanelli. La fortuna del settimanale è seguita dall’avvio di mensili come Arianna (chiuso nel 1972) e Storia Illustrata (pubblicato dal 1956 al 2000). Tra il 1950 e il 1960, il settore periodici registra una crescita quintuplicata in valore, accompagnata da un significativo incremento delle entrate pubblicitarie.
Le innovazioni editoriali e l’arrivo della fantascienza
Parallelamente, si assiste al lancio di collane di rilievo come I libri del pavone e Il bosco. Nel 1952 Mondadori introduce Urania, una collana dedicata ai romanzi di fantascienza, che si afferma come strumento fondamentale per la diffusione del genere in Italia. Il primo titolo pubblicato è Le sabbie di Marte di Arthur C. Clarke, aprendo la strada a una lunga e apprezzata tradizione editoriale.
Nuovi modelli di distribuzione e l’apertura al mercato colto
Nel 1954 prende vita la prima catena di librerie, denominata Mondadori per voi, e nel 1960 viene istituito il Club degli Editori, una pionieristica iniziativa di vendita libraria per corrispondenza. Nel frattempo, nel 1958, Mondadori fonda la casa editrice Il Saggiatore, con l’intento di penetrare il complesso mercato dell’editoria colta.
Riorganizzazione interna e valorizzazione degli autori italiani
La Mondadori elabora un nuovo organigramma per la gestione delle diverse aree editoriali, suddivise in narrativa italiana, narrativa straniera, poesia e saggistica. A capo delle direzioni viene posto Vittorio Sereni, con il titolo di direttore letterario, ruolo che manterrà fino al 1975. Sotto la sua guida, Niccolò Gallo assume la responsabilità delle collane di narrativa italiana (1959-1971), mentre Elio Vittorini si dedica alle collane straniere, prendendo nel 1960 la direzione della prestigiosa collana Medusa.
Grazie al lavoro di Sereni, la Mondadori accoglie nel proprio catalogo autori del calibro di Vasco Pratolini, Carlo Bernari, Giovanni Arpino e Mario Tobino, valorizzando al contempo figure già note come Mario Soldati e Aldo Palazzeschi. Questi apporti consolidano ulteriormente la collana di narrativa italiana, rafforzando il ruolo della casa editrice quale punto di riferimento culturale.
Panorama e gli Oscar Mondadori
Nel 1962, la Mondadori introduce al pubblico Panorama, un periodico concepito come mensile d’informazione. Preceduto da cinque numeri sperimentali, il progetto nasce sotto la direzione del suo fondatore, Nantas Salvalaggio. Tuttavia, i primi anni si rivelano caratterizzati da un’accoglienza tiepida. Sarà Lamberto Sechi, subentrato successivamente, a imprimere una svolta decisiva alla rivista, trasformandola in un periodico di attualità ispirato ai modelli editoriali di Time e Newsweek. Grazie a questa strategia, Panorama conquista il favore sia del pubblico che degli investitori pubblicitari.
Parallelamente, nel 1963, la casa editrice, che fino ad allora aveva prodotto un’unica opera enciclopedica – l’Enciclopedia dei Ragazzi – pubblica l’innovativa Enciclopedia della Scienza e della Tecnica. Sotto la direzione di Edgardo Macorini, l’opera si avvale del contributo di eminenti scienziati ed esperti italiani e stranieri, consolidando ulteriormente il prestigio culturale della Mondadori.
Il lancio degli Oscar Mondadori
Nel 1965, Mondadori rivoluziona il panorama editoriale italiano introducendo gli Oscar Mondadori, la prima collana di libri tascabili distribuita nelle edicole. Questo progetto ambizioso nasce con l’obiettivo di avvicinare alla lettura un pubblico poco incline all’acquisto in libreria. L’esperimento si rivela un successo straordinario, tanto da essere presto emulato da altri editori. Il romanzo inaugurale della collana, Addio alle armi di Ernest Hemingway, registra immediatamente vendite significative, confermando l’intuizione vincente della casa editrice.
Grazie a queste iniziative, gli anni ’60 segnano un periodo di grande espansione per Mondadori, che si afferma come il primo gruppo editoriale italiano nel settore librario e la 46ª azienda italiana per fatturato complessivo.
La nuova sede progettata da Oscar Niemeyer
L’espansione della Mondadori negli anni Sessanta rende evidente la necessità di una nuova sede. Gli uffici di via Bianca di Savoia a Milano, situati in una posizione centrale ma poco espandibile, non soddisfano più le esigenze crescenti dell’azienda. Arnoldo e Giorgio Mondadori valutano numerosi progetti, ma nessuno riesce a soddisfare appieno le loro aspettative.
La svolta avviene durante un viaggio in Sudamerica, quando Giorgio Mondadori rimane profondamente colpito dal Palazzo Itamaraty di Brasilia, sede del ministero degli Esteri brasiliano, progettato dall’architetto Oscar Niemeyer. La suggestione suscitata dall’opera lo convince a affidare a Niemeyer la progettazione della nuova sede della casa editrice.
Nel biennio 1967-1968, Mondadori acquista un terreno di oltre 166.000 metri quadrati a Segrate, alle porte di Milano. Il progetto definitivo, approvato nel 1970, prevede un’operazione finanziaria strategica: il terreno viene ceduto alle Assicurazioni Generali, che si occupano della costruzione del palazzo, successivamente affittato alla Mondadori. Questa soluzione consente all’azienda di evitare un impegno diretto nei costi, senza rinunciare a un’opera architettonica di grande rilevanza.
I lavori di costruzione iniziano nel 1971, e nel gennaio 1975 la Mondadori si trasferisce ufficialmente nella nuova sede. L’edificio, con il suo design iconico, diventa un simbolo dell’eccellenza e dell’ambizione della casa editrice.
Dal 1968 al 1991
Nel 1968, Arnoldo Mondadori, fondatore della casa editrice, designò suo figlio Giorgio come successore alla presidenza, mentre l’altro figlio, Alberto, decise di dedicarsi alla direzione de Il Saggiatore. Mario Formenton, marito di Cristina Mondadori, fu nominato vicepresidente e amministratore delegato, mentre Sergio Polillo assunse il ruolo di direttore generale del settore editoriale, evolvendo nel 1974 in direttore generale dell’intero gruppo. Nello stesso anno, l’azienda rinnovò la propria immagine con un nuovo logo, creato da Bob Noorda, caratterizzato dalla grande “A” rossa, simbolo che ancora oggi rappresenta il marchio Mondadori.
Nel 1969, la casa editrice lanciò una nuova iniziativa editoriale: la collana I Meridiani, concepita per raccogliere, in volumi unici, le opere dei più significativi autori di tutti i tempi e di tutte le letterature, da quelle classiche a quelle moderne, includendo anche la letteratura del Novecento. La collana, ideata da Vittorio Sereni, venne inaugurata con il volume dedicato a Giuseppe Ungaretti. Nei primi quarant’anni di vita della collana, vennero pubblicati 256 titoli, coprendo 172 autori.
Durante gli anni Settanta
la Mondadori consolidò la sua struttura come gruppo multimediale di grande rilevanza. La sua produzione libraria si ampliò, includendo sia grandi opere che edizioni economiche. Tuttavia, alcuni errori di valutazione segnarono il percorso: la casa editrice respinse l’offerta di pubblicare autori emergenti come Wilbur Smith, Stephen King e Mario Puzo. Nel settore dei periodici, l’espansione fu altrettanto significativa, abbracciando ambiti diversificati come economia, casa, intrattenimento, cultura e pubblicazioni per ragazzi e per un pubblico femminile e maschile. Tra i periodici più noti, Centocose, Dolly, Topolino (con una tiratura di 500.000 copie) e Donna Più. Nel 1976, grazie a una joint venture con il Gruppo Editoriale L’Espresso, fu fondato il quotidiano La Repubblica.
Nel 1977, Giorgio Mondadori lasciò il gruppo, dopo essere stato messo in minoranza dalle sue sorelle, che avevano unito le loro quote. La presidenza passò a Mario Formenton.
Nel 1979, fece la sua comparsa il libro animato, un’innovativa tipologia di pubblicazione che ebbe una breve ma significativa esistenza. Nel 1980, Mondadori intraprese una joint venture con la canadese Harlequin Enterprises, dando vita a Harlequin Mondadori, una nuova divisione focalizzata sulla narrativa femminile, che, tra il 1980 e il 2015, pubblicò in Italia la celebre collana Harmony, dominando il mercato dei romanzi rosa. Sempre nel 1982, Enzo Biagi firmò un contratto quinquennale con la casa editrice, dando vita a una serie di pubblicazioni tra cui 1935 e dintorni. Pochi anni dopo, nel 1984, Mondadori lanciò Rete 4, una rete televisiva che, tuttavia, non ottenne i risultati sperati, portando alla sua cessione a Fininvest. La vendita non riuscì a coprire le perdite, segnando un momento di transizione.
Nel 1984
la CIR (Compagnie Industriali Riunite) di Carlo De Benedetti divenne il socio di maggioranza di Mondadori. Un altro cambiamento significativo avvenne nel 1987, con la morte prematura di Mario Formenton, che aveva contribuito al rilancio dell’azienda. Nel 1988, la Mondadori passò sotto il controllo di tre principali azionisti: CIR, gli eredi di Mario Formenton e Fininvest, con una successiva lotta per il controllo del gruppo. Un arbitrato risolse la questione a favore di De Benedetti, ma la sentenza fu successivamente annullata dalla Corte di Appello di Roma nel gennaio 1991, restituendo la Mondadori a Fininvest.
Nel 1991, la Mondadori divenne parte integrante di Fininvest, con la holding che acquisì una partecipazione di maggioranza (53,06%). Negli anni successivi, l’azienda affrontò varie vicissitudini, tra cui la pubblicazione nel 1994 del controverso saggio L’Europa dei padrini di Fabrizio Calvi, che rivelava collegamenti tra l’entourage di Berlusconi e la mafia. L’edizione italiana, però, omise tali riferimenti.
Nel 1995, Renata Colorni iniziò a collaborare con Mondadori, assumendo prima la direzione delle collane I Classici e I Meridiani e successivamente dell’intero settore editoriale letterario.
Anni 2000: Innovazione, Espansione e Evoluzione
A partire dagli inizi del nuovo millennio, la Mondadori intraprende un processo di notevole espansione, accompagnato da un significativo aumento del personale, il quale rende necessario l’uso di sedi distaccate a Segrate, nella zona di Milano Oltre, mentre la storica sede di Corso Europa a Milano viene ceduta. Tra i pionieri nell’adozione della tecnologia digitale, Mondadori si distingue come uno dei primi grandi editori a entrare nel mercato degli e-book. Nel 2000, la casa editrice firma un accordo con Microsoft, che porta alla creazione del primo sito italiano dedicato alla vendita di libri elettronici. Proseguendo in questa direzione, nel 2012 le case editrici del gruppo lanciano una serie di collane di libri esclusivamente in formato digitale.
Il 13 dicembre 2002, la Mondadori piange la scomparsa di Leonardo Mondadori, nipote del fondatore Arnoldo. Dopo aver aderito al gruppo editoriale nel 1972, Leonardo aveva ricoperto la carica di vicepresidente dal 1982 al 1991 e quella di presidente dal 1991 fino alla sua morte. La sua morte segna una tappa fondamentale nella storia della casa editrice, con Marina Berlusconi che ne assume la presidenza. L’organizzazione della Mondadori nel 2003 vede Maurizio Costa come vicepresidente e amministratore delegato, con un consiglio di amministrazione composto da 14 membri, tra cui Marina Berlusconi, Francesco Barbaro, Pier Silvio Berlusconi, Pasquale Cannatelli, Fedele Confalonieri e altri nomi di rilievo.
Nel 2004
Mondadori
Mondadori avvia la prima edizione internazionale del settimanale Grazia in Bulgaria, dando inizio a una serie di lanci internazionali. Successivamente, grazie a contratti di licensing e joint venture locali, il Grazia International Network si espande globalmente, arrivando in paesi come il Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Serbia, Russia, India, Francia e altri. Nel 2013, si aggiungono Stati Uniti, Corea, Messico e Albania. Nonostante alcuni lanci abbiano avuto risultati contrastanti, le edizioni internazionali di Grazia consolidano la presenza del marchio.
Nel 2020 nasce Grazia USA, grazie a un accordo con Pantheon Media Group. La direzione editoriale dell’intero network internazionale è affidata a Carla Vanni, esperta giornalista che ha diretto l’edizione italiana di Grazia per molti anni. L’espansione globale porta alla nascita di Mondadori International Business, una controllata che gestisce le attività internazionali e il licensing di prestigiose riviste come Casaviva, Interni, Flair, Sale & Pepe e Icon.
Nel gennaio del 2005, Mondadori acquisisce l’emittente radiofonica Radio 101 One-O-One attraverso Monradio S.r.l., rinominandola R101, e acquisisce anche il 10% di Rock FM S.r.l. L’anno successivo, nel 2006, ottiene il controllo della filiale francese di Emap, Emap France, per 545 milioni di euro, rinominandola Mondadori France. Questo consolidamento ne fa uno dei principali gruppi nel mercato della stampa periodica francese.
Il 2007
segna il centenario della Mondadori, un traguardo importante che viene celebrato con una visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale definisce la casa editrice “patrimonio di tutto il paese”. Tuttavia, il periodo è anche segnato dalla conclusione di una vicenda legale cruciale: il 13 luglio 2007, la Corte di Cassazione conferma la condanna a un anno e sei mesi per Cesare Previti e altri imputati, stabilendo che la sentenza del 1991, che aveva annullato il lodo arbitrale e assegnato la maggioranza alla cordata di Carlo De Benedetti, fosse stata viziata dalla corruzione.
Nel novembre 2008, Mondadori vende l’80% di Mondadori Printing S.p.A., che gestiva le attività di stampa, al Gruppo Pozzoni, e nel gennaio 2012 Pozzoni acquisisce il restante 20%. A partire da aprile dello stesso anno, Mondadori Printing S.p.A. acquisisce da Pozzoni S.p.A. il ramo d’azienda Elcograf e Datamill, concludendo così il processo di riorganizzazione delle proprie attività di stampa. A dicembre 2012, la storica insegna Mondadori Printing viene rimossa dagli stabilimenti di Verona, segnando il passaggio definitivo della proprietà e gestione.
Anni 2010: Un’epoca di evoluzione per il Gruppo Mondadori
A partire dal gennaio 2010, le attività editoriali del Gruppo Mondadori sono state riorganizzate in due principali direzioni generali: l’editoria “Trade”, dedicata alla pubblicazione di narrativa e saggistica con marchi come Mondadori, Einaudi, Piemme e Sperling, e l’editoria “di Creazione”, focalizzata su libri progettati internamente, come quelli scolastici, d’arte e illustrati, editi da Mondadori Education ed Electa.
Nel 2010, la casa editrice istituisce un Comitato di sostenibilità con l’intento di delineare le linee guida per una strategia di responsabilità sociale d’impresa (CSR), con l’obiettivo di redigere una versione preliminare del Bilancio di sostenibilità destinata all’uso interno. La versione pubblica di tale bilancio è stata pubblicata nel 2012 (Bilancio di sostenibilità 2011) e seguita da aggiornamenti annuali. Nel 2012 viene inoltre lanciata la sezione “Sostenibilità” sul sito istituzionale del gruppo, che si posiziona al 17° posto nel Csr Online Award 2012 e al 15° nell’edizione successiva, risultando la prima tra le società italiane quotate nel settore della comunicazione.
Nel luglio del 2012
Mondadori annuncia un accordo con la società canadese Kobo, parte del gruppo giapponese Rakuten. L’intesa prevede che Mondadori distribuisca nel mercato italiano i lettori e i tablet della famiglia Kobo, dispositivi in grado di leggere e-book in qualsiasi formato aperto, senza legami a fornitori specifici. L’accordo comporta l’integrazione del catalogo Mondadori con quello globale di Kobo, ospitato sul sito http://www.kobobooks.com. Poco dopo, il negozio online Bol.it viene trasformato in InMondadori.it, che si integra con la piattaforma Kobo.
La trasformazione di Bol.it in InMondadori non si limita al contesto digitale, poiché anche diversi negozi fisici Mondadori, a partire da settembre 2012, adottano il nuovo nome, passando a essere InMondadori.
Nel mese di ottobre 2012, la joint venture Gruner+Jahr/Mondadori annuncia la cessazione di alcune pubblicazioni, tra cui Focus Extra, Focus Domande e Risposte, Focus Brain Trainer, Wars, Biografie, Jack, Geo e Focus Wild (queste ultime continuano invece la loro pubblicazione), con la riduzione di 60 posti di lavoro su 120 dipendenti. Questo processo si conclude nel gennaio del 2013, quando viene firmato l’accordo sullo stato di crisi alla Gruner+Jahr/Mondadori, approvato all’unanimità dall’assemblea dei giornalisti.
Caso controverso
Un altro caso controverso è legato alla pubblicazione di Imprimatur scritto da Rita Monaldi e Francesco Sorti. Gli autori accusano un boicottaggio delle case editrici italiane, che avrebbero evitato di ripubblicare il libro, nonostante il suo successo, a causa di presunti pressioni provenienti dal Vaticano contro la divulgazione di fatti storici riguardanti papa Innocenzo XI.
Nel 2013, l’amministratore delegato Maurizio Costa, che aveva guidato l’azienda per sedici anni, si dimette, e il suo successore è Ernesto Mauri, già presidente e direttore generale di Mondadori France e della divisione periodici del Gruppo. I primi mesi del 2013 sono segnati da significativi cambiamenti nel settore dei periodici, con la chiusura o cessione di testate come Casa Viva, Ville e Giardini, Panorama Travel, e Men’s Health. Tuttavia, vengono rilanciati marchi importanti come Chi, Donna Moderna, TuStyle e Grazia. L’area digitale del Gruppo si riorganizza con l’ingresso di Federico Rampolla, nominato responsabile dell’area Innovazione digitale.
L’11 marzo 2014, Mondadori annuncia l’acquisizione di ANobii, il social network dedicato agli amanti dei libri, fondato da Greg Sung nel 2005. Nel novembre dello stesso anno, Mondadori riunisce tutti i suoi marchi librari in una nuova società per azioni, Mondadori Libri, che da gennaio 2015 vede Gian Arturo Ferrari come vicepresidente, con Ernesto Mauri confermato presidente. Questa nuova entità controlla le partecipazioni in case editrici di spicco del Gruppo, tra cui Edizioni Piemme, Giulio Einaudi Editore, Mondadori Education, Mondadori Electa, Sperling & Kupfer, Harlequin Mondadori, e nella società di distribuzione Mach 2 Libri.
1° luglio
Il 1° luglio 2015, Mondadori annuncia l’acquisizione del restante 50% della joint venture con Gruner und Jahr, trasformando la società mista in Mondadori Scienza. La casa editrice prosegue con alcune dismissioni, cedendo l’80% di Monradio (proprietaria dell’emittente R101) e il 50% della joint venture con Harlequin. Queste operazioni sono finalizzate a raccogliere capitale per l’acquisizione del 5 ottobre 2015 di RCS Libri da RCS MediaGroup (ad eccezione del marchio Adelphi). Con questa operazione, Mondadori diventa la prima casa editrice italiana per fatturato e il principale operatore nell’editoria libraria, con il 38% del mercato, e nel settore dei periodici con una quota del 31%.
Nel 2017, il Gruppo Mondadori registra:
- 2.400 nuovi titoli pubblicati
- 600 punti vendita
- una quota di mercato del 28,7% (a valore) per i libri trade in Italia
- una quota di mercato del 23,7% nel settore dell’editoria scolastica in Italia
- una quota di mercato del 31,8% per i periodici in Italia
- una quota del 11,1% nel mercato pubblicitario dei periodici in Francia.
marzo 2016
Nel marzo 2016, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avvia un’indagine che porta alla decisione di Mondadori di cedere Bompiani e la sua quota in Marsilio Editori. Successivamente, vengono approvate dieci misure per favorire la concorrenza nei settori editoriale e distributivo. Il 14 aprile 2016, Mondadori completa l’acquisizione di RCS Libri, rinominata Rizzoli Libri, che viene incorporata in Mondadori Libri S.p.A., con Gian Arturo Ferrari come nuovo presidente. In ottemperanza alle disposizioni dell’Antitrust, Mondadori cede la sua partecipazione in Marsilio Editori a GEM e la proprietà di Bompiani alla casa editrice Giunti Editore.
Nel resto del 2016, Mondadori acquisisce Banzai Media Holding, comprensiva di siti tematici di ePrice, tra cui AndroidWorld.it, SmartWorld.it, MobileWorld.it, AlterVista, PianetaDonna, CookAround, Giallo Zafferano, Studenti, Mypersonaltrainer, e SoldiOnline.
Le Dismissioni del 2018-19
L’anno 2018 si distingue per una serie di operazioni che segnano una nuova fase di concentrazione delle attività del Gruppo Mondadori nel settore librario, portando a una revisione sostanziale dell’approccio verso la produzione di contenuti, tanto nel comparto dei software gestionali quanto nell’ambito della produzione giornalistica.
Nel mese di maggio 2018, viene annunciata la cessione di Inthera a HCI Holding. Fondata meno di due anni prima, Inthera avrebbe dovuto rappresentare l’area del Gruppo specializzata nella “strategia, progettazione e sviluppo di soluzioni di marketing data-driven”. Contemporaneamente, Mondadori avvia una trattativa con il Gruppo European Network per la cessione dei periodici TuStyle e Confidenze. Tuttavia, questa operazione viene interrotta da un accordo sindacale con i giornalisti del Gruppo, che prevede una significativa riduzione degli stipendi e l’adozione di contratti di solidarietà.
Il 1º novembre 2018, il settimanale Panorama viene ceduto alla società editrice del quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro. Quest’operazione segue un’ampia trattativa sindacale con i giornalisti della storica testata.
Nel 2019, precisamente ad aprile, Mondadori cede la propria controllata francese, Mondadori France, specializzata esclusivamente nella pubblicazione di periodici, al gruppo Reworld Media. Alla fine dello stesso anno, avviene la cessione di altri cinque periodici a Maurizio Belpietro, tra cui Confidenze, Cucina Moderna, Sale & Pepe, Starbene e TuStyle. Si costituisce così la nuova società Stile Italia Edizioni, con una partecipazione del 75% da parte di Belpietro e del 25% da parte di Mondadori.
Anni 2020
Il 12 luglio 2021, il Gruppo Mondadori annuncia l’acquisizione del 100% delle azioni di De Agostini Scuola, ramo della storica casa editrice novarese dedicato all’istruzione. Con questa acquisizione, Mondadori entra in possesso anche dei marchi Petrini, Marietti Scuola, Utet Università, Cideb-Black Cat e Garzanti Scuola. L’ingresso di De Agostini Scuola nell’orbita di Mondadori va a rafforzare ulteriormente la posizione di quest’ultima come primo operatore italiano nel mercato dell’editoria scolastica.
Il 1º aprile 2022, Mondadori finalizza l’acquisizione del 50% di De Agostini Libri, operazione effettuata attraverso la controllata Mondadori Libri. Il 6 giugno dello stesso anno, viene annunciata l’acquisizione del 51% del capitale sociale di Star Comics, la principale casa editrice italiana di fumetti, per un valore stimato di 15 milioni di euro. L’operazione si conclude il 30 giugno.
Il 22 novembre 2022, il Gruppo Mondadori comunica la vendita di due testate, Grazia e Icon, al gruppo mediatico francese Reworld Media, già acquirente di Mondadori France nel 2019. La transazione si conclude il 10 gennaio 2023.
Presidenti della Mondadori
- Senatore Borletti (1921-1939)
- Arnoldo Mondadori (1939-1968)
- Giorgio Mondadori (1968-1976)
- Giuseppe Luraghi (1976-1981)
- Mario Formenton (1981-1987)
- Sergio Polillo (1987-1991)
- Leonardo Mondadori (1991-2002)
- Marina Berlusconi (2002 – in carica)
Informazioni finanziarie
I dati finanziari principali di Mondadori dal 2007 al 2017 sono riportati nella tabella sottostante:
Anno | Fatturato (€ milioni) | EBITDA (€ milioni) | EBIT (€ milioni) | Utile Netto (€ milioni) |
---|---|---|---|---|
2022 | 903,0 | 130,7 | 72,7 | 52,1 |
2021 | 807,3 | 91,1 | 45,2 | 44,2 |
2020 | 744,0 | 84,6 | 14,8 | 4,5 |
2019 | 884,9 | 102,9 | 62,3 | 28,2 |
2018 | 891,4 | 77,5 | 56,3 | 20,3 |
2017 | 1268,3 | 101,1 | 61,5 | 30,4 |
2016 | 1263,3 | 94,0 | 60,0 | 22,5 |
2015 | 1123,2 | 81,6 | 54,5 | 6,4 |
2014 | 1177,5 | 67,1 | 42,4 | 0,6 |
2013 | 1275,8 | −12,8 | −183,1 | −185,4 |
2012 | 1416,1 | 68,1 | −149,9 | −166,1 |
2011 | 1507,2 | 130,4 | 103,8 | 49,6 |
2010 | 1558,3 | 140,2 | 114,2 | 42,1 |
2009 | 1540,1 | 106,2 | 71,8 | 34,3 |
2008 | 1819,2 | 249,2 | 203,5 | 97,1 |
2007 | 1958,6 | 268,9 | 225,2 | 112,6 |
Azionariato
All’8 giugno 2023, la distribuzione azionaria risulta essere la seguente:
- Fininvest: 53,30% (con 69,53% dei diritti di voto)
- Flottante: 46,44% (con 30,47% dei diritti di voto)
- Azioni proprie: 0,26%
Archivio e Biblioteca
L’archivio storico Arnoldo Mondadori Editore (AME) e la Biblioteca storica della casa editrice sono conservati a Milano dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
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FONTE: Wikipedia-Internet-H.EDDA
-Uso dell’intelligenza artificiale per la modulazione tabella