Durante il nostro sorso di amicalità del Coffee Time, ho avuto il piacere di intervistare Mariagrazia Paturzo, una figura di spicco nel mondo dell’arte e della cultura, nota per il suo lavoro come consulente per artisti emergenti e collezionisti. Mariagrazia mi ha raccontato del suo impegno nel valorizzare i talenti emergenti e nel guidare i collezionisti verso scelte consapevoli e appassionate. Abbiamo esplorato insieme il legame profondo tra arte e letteratura, un tema a lei molto caro. Inoltre Mariagrazia ha concluso con un messaggio ispirante per i giovani, incoraggiandoli a seguire la loro passione artistica con dedizione e impegno.
Buongiorno a tutti, siamo su Coffee Time – Un sorso di amicalità. Oggi abbiamo il piacere di ospitare Maria Grazia Paturzo, consulente in arte e cultura. Buongiorno Mariagrazia, grazie per essere con noi!
Buongiorno a tutti! Grazie a te, Edda, per l’invito. È un piacere essere qui.
Maria Grazia, il tuo lavoro è molto affascinante e complesso. Potresti spiegare cosa fa esattamente una consulente in arte e cultura?
Certamente! Il consulente in arte e cultura è una figura che si dedica alla divulgazione e alla valorizzazione di tutto ciò che ruota intorno all’arte. Nel mio caso, mi occupo soprattutto di scoprire e promuovere artisti pre-emergenti, aiutandoli a costruire un’identità concettuale e a inserirsi nel mercato dell’arte. Valuto il loro archivio, ne costruisco uno se non esiste, e insieme definiamo il messaggio che vogliono trasmettere al mondo. Inoltre, mi occupo di consigliare nuovi collezionisti su opere d’arte che considero un buon investimento sia estetico che economico.
Un lavoro davvero affascinante. Hai anche un sito, giusto?
Sì, esatto, il mio sito è mariagraziapaturzo.com. È uno spazio dove approfondisco queste tematiche e condivido le mie esperienze nel mondo dell’arte e della cultura.
Mariagrazia, quanta letteratura c’è nell’arte? E viceversa?
Tantissima, ed è una connessione profonda. La letteratura e l’arte sono specchi riflettenti della società. Pensa ai quadri di Arcimboldo e di Fragonard, dove i libri sono protagonisti. Oppure all’inverso, alla letteratura che parla d’arte, come Il Capolavoro conosciuto di Balzac. L’arte è una forma di narrazione visiva, così come la letteratura racconta il mondo attraverso le parole.
Quale futuro prevedi per l’arte nel contesto attuale, considerando l’inclusività e la diversità?
L’arte è fondamentale, anche quando affronta temi inquietanti, perché riflette i tempi in cui viviamo. Credo che il ruolo dell’arte sia quello di salvare il mondo attraverso la bellezza, non solo estetica, ma anche etica. E in un mondo sempre più tecnologico, dobbiamo trovare un equilibrio, utilizzando strumenti come l’intelligenza artificiale a nostro favore, senza farci schiacciare.
Con quale artista contemporaneo ti piacerebbe collaborare?
Ci sono tanti artisti straordinari oggi, ma volando alto, mi piacerebbe lavorare con Damien Hirst. La sua esplorazione del concetto di morte è innovativa e affascinante. Mi piace anche Banksy per la sua provocazione politica e sociale, e Anish Kapoor per il suo dialogo tra vuoto e pieno. Inoltre, ammiro molto il fotografo napoletano Mimmo Jodice per la poesia delle sue immagini.
Ci sono paesi che ritieni più avanzati nella valorizzazione dell’arte rispetto ad altri?
L’Italia ha un patrimonio artistico straordinario, ma oggi paesi come gli Emirati Arabi e la Cina stanno investendo moltissimo nell’arte. Sono diventati dei veri e propri fari per il mercato artistico globale. Dobbiamo guardare a Oriente con interesse e dialogare con questi nuovi centri di produzione artistica.
Quali consigli daresti ai giovani interessati a intraprendere una carriera nel mondo dell’arte?
Innanzitutto, è fondamentale avere una vera vocazione per l’arte. Non ci si può aspettare di ottenere successo senza impegno. L’arte richiede sacrificio e dedizione. Oggi abbiamo strumenti straordinari che possono aiutarci a diventare più colti e preparati, ma bisogna andare oltre la superficie e dedicarsi allo studio e all’aggiornamento continuo.
Grazie mille, Maria Grazia. È stato un piacere ascoltarti e imparare così tanto in così poco tempo.
Grazie a te, Edda, per la tua gentilezza e ospitalità. Un saluto a tutti i nostri ascoltatori, e ricordiamoci che l’arte è bellezza, e la bellezza ci salverà sempre.
Grazie ancora, Maria Grazia. Speriamo di averti di nuovo qui su Coffee Time per un’altra affascinante conversazione
Maria Grazia Paturzo: Grazie a voi, sarà un piacere!
SITO: Mariagrazia Paturzo