INTERVISTA A MARIA ROSARIA RICCI
Giornalista Pubblicista Autrice
Intervistatrice Edda Cacchioni dello studio H.EDDA Scrittura e Marketing
Maria Rosaria Ricci è una voce autentica e appassionata nel panorama della disabilità e dell’inclusione sociale in Italia. Giornalista – Pubblicista e attivista, ha trasformato le sfide della sua vita in opportunità per promuovere la consapevolezza e abbattere i pregiudizi. Attraverso la sua autobiografia “Abilmente: il coraggio di non arrendersi“, Maria Rosaria ha raccontato il proprio viaggio con sincerità e determinazione, mettendo in luce non solo le difficoltà ma anche i sogni, la gioia e la resilienza che la contraddistinguono. Maria Rosaria è impegnata per garantire che le persone con disabilità siano riconosciute e incluse a pieno titolo nella nostra società, dimostrando che ogni sfida può diventare una spinta verso nuovi traguardi.
Nel tuo libro “Abilmente: il coraggio di non arrendersi,” citi tre segreti per essere felici. Qual è il messaggio più importante che speri i lettori colgano da questi segreti?
Ciao, Edda Cacchioni. Grazie per questa intervista. Sì, nel libro cito tre segreti, attraverso i quali svelo la mia autobiografia. Il primo, il segreto delle noci, riguarda l’essenziale che portiamo nascosto dentro di noi, invisibile agli occhi. Mi auguro che il lettore lo tenga bene a mente, perché potrà aiutarlo non solo a comprendere la disabilità, ma anche ad andare oltre essa.
Se oggi sono la donna che sono, lo devo a quel segreto, che è stato per me un dono applicato da ogni persona che ho incontrato lungo il cammino della mia vita, a partire dalla mia famiglia, dagli zii, dai cugini, dai terapisti, dagli amici e, oggi, nell’ambito l’ambito lavorativo con colleghe di lavoro.
Il progetto “Sviluppa e Potenzia le Proprie Abilità” ha già creato molte opportunità per persone con abilità diverse, tra cui ippoterapia e corsi di sci. Qual è l’attività che ha avuto, secondo te, l’impatto più profondo sulla vita dei partecipanti e perché?
Prima di rispondere a queste domande, permettimi di fare una precisazione, o meglio un ringraziamento particolare alla Sottosezione dell’Unitalsi Napoli. Senza di essa, infatti, il progetto “Sviluppa e Potenzia le Proprie Abilità” non avrebbe potuto nascere né essere messo in pratica. Grazie alla lungimiranza dei due presidenti che si sono succeduti negli ultimi anni, ma soprattutto grazie alla generosità dei volontari, che offrono il loro sostegno in ogni attività con una gioia incondizionata.
L’attività del progetto che ha entusiasmato maggiormente tutti i partecipanti è stata, inevitabilmente, il corso di sci. Ricordo che, il primo anno, tutti si chiedevano: “Ma come sciamo? È possibile sciare con una disabilità? Rosy, sei sicura che possiamo farcela tutti?” Questa era la domanda ricorrente durante la prima organizzazione. Ora, stiamo organizzando per andare a sciare per la terza volta. E sicuramente, a tornare per il terzo anno di seguito, ci hanno spinti e motivati proprio i partecipanti, entusiasti non solo di andare sulla neve, ma ancora di più di sciare senza riserve.
La cosa emozionante è che ogni singolo partecipante, nel corso dell’anno, trova forza e affronta la propria quotidianità nell’attesa di tornare a sciare a gennaio 2025. Questo mette ciascuno di noi in un’ottica di vivere la vita in modo attivo e non passivo, donando vigore e bellezza all’esistenza. Infondo essere parsone con abilità diverse, non preclude il divertimento di essere Folli una settimana all’anno a Sestiere per la scuola di sci per disabili.
Hai affrontato molte sfide per superare le difficoltà di comunicazione legate alla tua condizione di tetraparesi spastica. Quali strumenti o tecniche ti sono stati di maggior supporto nel tuo percorso di scrittura e comunicazione?
Come sempre, ho affrontato ogni difficoltà con serenità, ma anche con un forte spirito di confronto. È stato proprio questo confronto a donarmi la lungimiranza necessaria per raggiungere grandi traguardi. La comunicazione è stata uno di questi obiettivi, un percorso che ho costruito nonostante la mia condizione di tetraparesi spastica distonica, per superare le sfide legate alla scrittura.
Ho iniziato utilizzando letterine magnetiche e successivamente una macchina da scrivere Olivetti, dotata di tasti ampi per ridurre gli errori di digitazione. Con l’avanzare della tecnologia, ho adottato la scrittura al computer, utilizzando una tastiera standard già dal 1992-93; nel 2010, sono riuscita a scrivere anche su tablet e smartphone. La scrittura è sempre stata una parte importante di me, uno strumento per superare anche le mie difficoltà linguistiche. Sono Giornalista Pubblicista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal febbraio 2021, e lavoro nel campo della comunicazione.
Durante le presentazioni del tuo libro, incontri spesso giovani e studenti. Quali sono le domande o i commenti più ricorrenti da parte loro, e come speri di influenzare le loro prospettive sulla disabilità? Nel corso degli anni, durante le presentazioni con gli studenti, ho ricevuto molte domande, tutte diverse tra loro. Queste domande mi hanno sempre portato a condividere il mio vissuto personale, attraverso il quale desidero far emergere che la disabilità è parte integrante della normalità e viceversa.
Questo approccio consente agli studenti di adottare una prospettiva differente, non solo per affrontare la disabilità che possono incontrare nei loro coetanei, ma anche per affrontare la diversità in generale. Non dimentichiamo che gli studenti di oggi sono i giovani di domani, e noi adulti abbiamo il dovere morale di guidarli verso l’accettazione e l’inclusione.
Tuo padre è stato uno dei fondatori dell’A.G.V.H., e tu stessa sei molto attiva in diversi gruppi di volontariato. Come ha influenzato la tua famiglia il tuo impegno sociale, e quali sono i valori che speri di trasmettere a chi ti conosce?
Quando mio padre ha iniziato a far parte del gruppo di genitori con figli diversamente abili, io ero quasi una bambina e guardavo quella realtà con un certo distacco. Solo all’età di 20 anni mi sono avvicinata seriamente all’A.G.V.H., grazie a una persona speciale: Eduardo, un volontario dalle doti immense e indescrivibili.
Fu lui a scuotermi, a far emergere le mie potenzialità e a spronarmi a metterle a servizio degli altri. Il suo motto era: “Ho bisogno di te; tuo padre non basta più.” Mi diceva: “Rosy, puoi farcela, devi. Cambiamo insieme la visione della disabilità.”
Guidata dal suo esempio e da quello di mio padre, ho imparato a lottare non per una singola disabilità, ma per la disabilità in generale, abbracciando la causa con un impegno che porto dentro me tutt’oggi, come un passaggio sottile che talvolta mi accompagna e mi fa riflettere. L’esempio di mio padre e, ancor di più, i modi gentili di Eduardo, che pochi anni dopo ci ha lasciato, sono alla base del mio impegno sociale e associativo con l’Unitalsi e il CVS. Sono grata per i tanti amici con cui basta uno sguardo per ritrovarmi, per rialzarmi, per gioire e condividere. Ma soprattutto per poter trasmettere un valore unico: “L’incontro delle differenze permette la crescita propria e dell’altro.”
Grazie, Maria Rosaria Ricci
www.millevocinews.com
Voglio esprimere i miei ringraziamenti e quelli dello staff di H.EDDA Scrittura e Marketing. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a Maria Rosaria Ricci per il suo instancabile impegno e la sua passione nel promuovere l’inclusione e il supporto alle persone con abilità diverse. Il suo coraggio e la sua determinazione sono un’ispirazione per tutti noi. Ringraziamo anche tutti coloro che partecipano attivamente al progetto “Sviluppa e Potenzia le Proprie Abilità,” dai volontari dell’Unitalsi Napoli a coloro che sostengono il loro lavoro attraverso l’acquisto del libro. È grazie a voi che possono continuare a realizzare iniziative significative e trasformare le sfide in opportunità.
Grazie a voi frequentatori del sito H.EDDA Scrittura e Marketing e ai lettori dell’editoriale Informazioni Digital Writing possiamo fare molto per costruire un futuro più inclusivo e consapevole per tutte e tutti.
Intervista a Maria Rosaria Ricci Giornalista – Pubblicista – Autrice
Idea e sviluppo:
Edda Cacchioni Content Manager – Editor – Scrittrice Professionista – Founder Scrittura e Marketing