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Intervista a Gaga

Entrevue a Gaga
quando essere vigilessa è questione di cuore

Ciao per prima cosa ti ringrazio per aver accettato di rispondere ad alcune domande relative al tuo lavoro. Non è facile dal momento che ci conosciamo da molti anni: proviamo. Inizio subito col chiederti da dove è scaturito l’interesse nei confronti della Polizia Locale.
Tutto è scaturito da un incontro non certo casuale… Con la mia famiglia siamo usciti in macchina per una visita otorino a mio fratello ma una volta arrivati al Centro Esami non trovando parcheggio mio padre lascia la macchina in divieto  con me dentro ad aspettarli. Nel frattempo si avvicinano all’auto una coppia di vigili . La vigilessa con fare amorevole mi chiese dove erano i miei genitori, al che risposi, con la lealtà di una bimba di 7/8 anni che la mia mamma ed il mio papa avevano portato Walter dal dottore perché aveva molto dolore all’orecchio. Ho un ricordo vividissimo di questa signora in divisa, bionda occhi chiari con una costituzione abbondante, me la vedo ancora avvicinarsi alla nostra Renault 4 affascinante e materna. Crescendo ho pensato spesso a questa esperienza anche quando dopo la scuola ho intrapreso la professione di sorta lavorando in sartorie rinomate e  nonostante le mie capacità sartoriali sentivo che io potevo fare altro nella vita e feci il mio concorso per la Polizia Locale.

Quale è stata la tua emozione quando hai indossato per la prima volta la divisa come vigilessa?
Il mio collega Mario Scarfagna usa dire: <<Sembra che ho il comune tutto in testa>> nel senso che si sentiva la responsabilità della comunità intera e su questa frase ho inserito tutti i suoi insegnamenti tra cui:<<Bisogna essere seri sul lavoro, non gingillarsi soprattutto saper perdonare.>>
La volta che ho preso servizio indossando la divisa ho provato un emozione di felicità, avevo realizzato il mio piccolo sogno e avendo avuto un bravo tutor, oggi sono una vigilessa con razionalità, tanto cuore e buon senso.


Un esperienza che ti è rimasta nel cuore, in cui ti sei sentita felice della tua scelta lavorativa!
Un esperienza che mi fa riflettere ricca di premure qualitativamente è legata al periodo Covid che nella sua drammaticità ho potuto espletare il compito di vigilessa della Polizia Locale ad ampio spettro e nel migliore dei modi.
Ho esercitato il mio ruolo di vigilessa in modo  esemplare seguendo più persone contagiate ed altre in quarantena precauzionale.
Un periodo davvero difficile che mi ha fatto apprezzare la mia scelta lavorativa in quanto  ritengo che quelle persone si sarebbero sentite abbandonate a loro stesse e alcune avrebbero avuto conseguenze disagevoli e famiglie divise.
Ho visto la sofferenza sui volti delle persone, la paura. Io stessa spaventata ho riconosciuto la mia fragilità, una fragilità che mi ha dato forza nelle vesti di pubblico ufficiale riuscendo nell’immediatezza ad avere risposte e conferme per tutelare le persone contagiate, evitare ulteriori contagi e mantenere la serenità in una comunità tranquilla di suo ma spaventata e scoraggiata dal nostro sistema sanitario locale.


Abbiamo tutti un bar preferito, tu dove vai a fare colazione, sanno cosa preferisci tra caffè oppure tè?
Non vado spesso al bar e se ci entro non è per il caffè che trovo nauseante e a me poco salutare. Ultimamente il sindaco Urbano Restante mi ha offerto un succo di arancia che ho trovato buono tuttavia io entro al bar solamente per… indovina un po’?
Glielo diciamo ai lettori del blog Il Potere dell’eccellenza?
Sono golosa di… dolcetti


Stiamo nella fase 2 della Pandemia Coronavirus, vorremmo sapere da te se le persone del territorio dove eserciti il ruolo di vigilessa si sono lasciate guidare responsabilmente da chi era ed è in prima linea in questo incubo mondiale e vorremmo sapere qual è stato il timore più importante?
Ho già accennato al periodo Covid alla responsabilità e ai miei timori aggiungo che le persone del territorio sono state attente, scrupolose, hanno seguito le regole e si sono lasciate guidare sia dalla mia collega Patrizia e da me che a sua volta ho avuto bisogno di sostegno e l’ho trovato nel comandante in pensione Vincenzo Cecconi.
Col comandante Cecconi c’è un bellissimo rapporto di rispettosa amicizia così pure con la mia collega Patrizia e molto probabilmente i cittadini del luogo hanno riconosciuto in noi persone da seguire.
I miei colleghi, amici e tante altre persone potete conoscerle meglio nel libro che sto scrivendo di cui Edda è la Editor amicale in una moltitudine di esperienze tutte da leggere!

Secondo il tuo parere di cosa ha bisogno la cittadina dove lavori?
Il paese per cui lavoro è tranquillo la gente è cordiale e rispettosa, seppur c’è un qualcosa che manca e sono i cartelli che regolino i comportamenti da adottare stando alla guida della moto. Eh si il paese è in una zona di montagna e vedere motociclisti troppo sicuri di loro o meglio spericolati non è affatto rassicurante ed è un vero affronto  al paese di bella gente, semplice, umile, eccezionale onesta a modo.

Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è quello di continuare ad aiutare le persone in difficoltà, di diventare più forte caratterialmente e di riuscire ad allontanarmi dalle persone che mi fanno del male e come la mia amica Edda vivere la vita con la felicità interiore e libera da legami malsani che generano malattie, oltretutto!
Imparerò ad essere mamma di me e realizzerò  ogni nuovo sogno che mi si presenterà sul percorso di vita


Hai un account internet in modo che i lettori possano salutarti?
Chi vuole parlare con me può farlo lasciando il suo contatto qui nel sito H.Edda mi girerà il messaggio. Questa è finora l’unica intervista che ho rilasciato e un grazie sincero per avermela proposta. Mi fa piacere essere qui tra voi, sono onorata.
Edda ti voglio bene. Un saluto ai followers del blog e ai miei amici, a tutti quelli che mi conoscono, a tutti gli abitanti di Guarcino ai miei colleghi meravigliosi e un grazie all’amministrazione.
Se venite a Guarcino non mancate di visitare Campo Catino! Un abbraccio


Grazie ti voglio bene anche io

Grazie a tutti, vi suggerisco la visita di Guarcino FR ci sono  bei monumenti, panorami mozzafiato e cittadini ospitali.

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