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Autobiografia dal concetto al libro

<<Meravigliosa vita mia>> si potrebbe dire che l’autobiografia è una relazione con se stessi molto forte in cui le emozioni e il coinvolgimento è forte e scaturita da attenzioni personali.

Un argomento delicato come ogni contesto in cui si parla della vita di una persona e di ogni essere vivente. Di seguito il concetto e le varie specificazioni.

Il genere

Il genere letterario Autobiografia è secondo il critico Francese Philippe Lejeune <<il racconto retrospettivo in prosa che un individuo reale fa della propria esistenza, quando mette l’accento sulla vita individuale, in particolare sulla storia della propria personalità>>

L’autobiografia è usata da persone che vogliono raccontarsi. L’autrice e l’autore ricordano e attraverso la scrittura diventano protagonisti.

Il Termine

Il termine autobiografia proviene dal greco e indica autos ”se stesso” bios ”vita” e grafia ”scrittura” ergo la scrittura della propria vita.

L’autobiografia può essere esposta in diversi modi tra cui la Poesia come in  Poesie un libro che puoi visionare sulla Libreria Solidale del mio blog. Lascia un feedback riceverai in omaggio un audiolibro.


Il racconto della propria vita può avere la forma di saggio come Les Confessions di Jean-Jacques Rousseau. Può prendere forma di un opera teatrale oppure diventare un film ma anche presentarsi come fumetto esempio Non mi sei mai piaciuto di Chester Brown

Si può parlare di ”patto autobiografico” quando il testo ha un racconto veritiero ed è scritto da chi racconta mentre di ”vertigine dello sdoppiamento” nel racconto autobiografico.

II legame

I legami con l’autobiografia sono diversi e possiamo trovarli per esempio in:
.diaristica è un genere letterario in cui si prevedono memorie personali-testimonianze storiche e sociali. Solamente nel romanticismo ha preso spazio come genere narrativo. Ha valore storiografico.
.epistole deriva dal latino e greco e significa ”inviare”. Ergo missiva cioè lettera, corrispondenza privata oppure ufficiale come quella dei grandi scrittori ne cito alcuni Cicerone-Seneca e Dante-Petrarca in Italia. Troviamo nel Nuovo Testamento le Lettere degli apostoli esempio San Paolo.
.memorialistiche sono delle scritture con notizie importanti da ricordare.
.storiografia è una scienza che si occupa di scritti storici del passato attraverso indagini critiche dei principi metodologici.
.poesia dal greco ”fare produrre” L’arte di avere capacità di scrivere in versi cioè con le leggi metriche e altre restrizioni. Si contrappone alla Prosa per la diversa metrica.
.biografia è un racconto della vita di un personaggio conosciuto alla quale si aggancia l’analisi e l’interpretazione dell’attività.
Sviluppato nel mondo greco-ellenistico successivamente in quello romano arrivando ai nostri giorni in cui la tecnica si apre alla comprensione socioculturale.
.agiografia è una letteratura relativa ai santi
.romanzo è un componimento ampio in prosa. Definito anche novella racconto in base al numero delle parole usate.


L’autobiografia è un genere antico e l’hanno usata Gandhi, Charles de Gaulle e pure Nelson Mandela e poi ancora cantanti attori registi e certamente scrittori e autori.

Chi ha scritto un libro autobiografico e chi ha raccontato?

Le primissime autobiografie risalgono al X secolo a.C.
L’autobiografia di riferimento più antica è di un autore egizio si intitola Le Avventure di Sinuhe che si allontana dalle tradizioni biografiche apologetiche di politici e oratori di quel tempo.

L’autobiografia come genere letterario ha un vasto uso durante il XVIII tuttavia si sviluppa nella tradizione letteraria e cristiana ergo si esprime nelle Confessioni Sant’Agostino un bel modello di autobiografia con ricerca interiore.
Anche George Fox che fa parte dei quaccheri e John Weley metodista la usano con maggiore enfasi mantenendo il modello religioso.
Nell’Umanesimo conosciamo Francesco Petrarca con le sue epistole Familiares e Secretum

Sempre in questo periodo Enea Silvio Piccolomini con Commentarii rerum momorabilium nel racconto autobiografico parlava delle famiglie mercantili.

Nella Vita di Benvenuto Cellini scritta nel 1570 tuttavia pubblicata nel XVIII secolo.
Citiamo anche Francesco Guicciardini.
In questo periodo si traducono i testi classici Ricordi di Marco Aurelio e Vite Parallele di Plutarco.

L’interesse dell’esperienza altrui la condivisione e l’arricchimento che se ne ricava intorno al XVI e XVII secolo ne erano estasiati e troviamo Girolamo Cardano con De vita propria un’autobiografia schietta e intrigante. 

Mentre per la biografia citiamo Giorgio Vasari con il libro Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori e la sua stessa autobiografia

Le prime autobiografie sono riferite all’impegno culturale individuale per esempio Vita di G.B. Vico da sé medesimo di Giambattista Vico. Si hanno sempre in questo periodo settecentesco Carlo Goldoni con Mémoires (1784-87)
Vittorio Alfieri con Vita scritta da esso (postuma 1806)

Nell’ottocento l’autobiografia subisce una trasformazione tant’è che diventa ”analisi interiore” scritta con autenticità con matrice romantica. A modello in Europa è preso Jean Jacques Rousseau con Le Confessioni iniziate nel 1764 e pubblicate postume. Egli esprime la centralità dell’io che ricostruisce un passato individuale, il recupero dell’infanzia.
–La Francia ha Chateaubriand 1849-50 con Mémoires d’outre-tombe e Stendhal con Vie de Henry Brulard
In Inghilterra Le Confessions of an English Opium-Eater 1821 di Thomas de Quincey
–Russia ha il suo portavoce per l’autobiografia Tolstoj con Infanzia, adolescenza, giovinezza 1852-56
–L’Italia ha Giacomo Leopardi con lo Zibaldone
Le memorie degli ex-schiavi da tenere in considerazione sono quelle di Frederick Douglass con Narrative of the life of Frederick Douglass 1845 e Harriet Ann Jacobs con Incidents in the life of a slave girl 1861

Benjamin Franklin anche lui scrisse un’autobiografia 1770-90

La memorialistica italiana nello stesso periodo si occupa di opere politiche Le mie prigioni di Silvio Pellico 1832 -Massimo D’Azeglio I miei ricordi 1867 -Luigi Settembrini Le ricordanze della mia vita 1879-80 postume -Gabriele D’Annunzio 1911 Le faville del maglio

C’è molto da raccontare nel XX e XXI secolo ed è qui proprio in questo periodo che l’autobiografia ha forma di romanzo che porta alla fiction. I libri più intriganti sono:
– Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust 

– Dedalus di James Joyce 1916
– La coscienza di Zeno di Italo Svevo 1932
– L’uomo senza qualità di Robert Musil 1930-1943
– Le parole Jean Paul Sarte 1964
– Memorie d’una ragazza perbene 1958 di Simone de Beavoir
– Contributo alla critica di me stesso di Benedetto Croce 1915

Insomma ce n’è da scegliere abbiamo anche Gustav Jung con Ricordi, sogni, riflessioni. Con il perfezionarsi della psicologia e tutti i suoi ambiti l’autobiografia si usa come terapia. La ricerca dell’identità e per far rifiorire ricordi persi.

L’Autobiografia Romanzata?

L’autobiografia si usa nello storytelling per divulgare il proprio servizio/prodotto e l’azienda

Inoltre si ha una mescolanza tra vicende da raccontare e narrazione con Philip Roth, Milan Kundera e i blogger che raccontano attraverso i blog.

Nell’articolo successivo Autobiografia Romanzata … Hai una domanda?

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