Aldo Manuzio, nato tra il 1449 e il 1452 a Bassiano e morto a Venezia nel 1515, è stato un pioniere dell’editoria moderna e uno dei più influenti editori del Rinascimento.
La sua attività, avviata a Venezia nel 1494, fu rivoluzionaria: introdusse il carattere corsivo e il formato in ottavo, innovazioni che resero i libri più compatti e maneggevoli. Manuzio mirava non solo a diffondere i classici latini ma soprattutto a preservare e diffondere la cultura greca. La sua tipografia divenne celebre per la qualità delle edizioni, considerate capolavori ancora oggi.
Fondò l’Accademia Aldina, un centro di studi ellenistici che accolse figure illustri come Erasmo da Rotterdam e Pietro Bembo. Le sue “edizioni aldine” portarono le opere di autori classici e contemporanei in tutta Europa, contribuendo alla diffusione della cultura umanista. Dopo la sua morte, l’attività venne portata avanti dal suocero e dai figli, concludendosi alla fine del XVI secolo con Aldo Manuzio il Giovane.
Aldo Manuzio, tra i più innovativi tipografi e editori del Rinascimento, ha lasciato un segno indelebile nella storia del libro, con circa 130 edizioni pubblicate in greco, latino e volgare. La sua prima opera datata è la grammatica greca Erotemata di Costantino Lascaris, completata nel 1495. Successivamente, Manuzio introdusse al pubblico europeo i testi integrali dei maggiori autori greci come Aristotele, Platone e Sofocle.
Per poi dedicarsi ai classici latini e italiani, fra cui Dante, stampato in formato tascabile e carattere corsivo, quest’ultimo disegnato dall’incisore Francesco Griffo.
L’uso del formato in ottavo e del carattere corsivo (italico) rappresentano due delle principali innovazioni di Manuzio. Il suo motto, festina lente (“affrettati con calma”), è rappresentato dalla sua iconica marca tipografica: un’ancora con un delfino, simbolo di equilibrio tra solidità e velocità, derivata da un’antica moneta romana donata da Pietro Bembo.
Manuzio perfezionò anche la punteggiatura moderna, introducendo, tra l’altro, il punto e virgola. Fu inoltre il primo a realizzare un catalogo editoriale dettagliato delle sue edizioni. L’influenza di Manuzio è riconosciuta e celebrata ancora oggi, con il Museo delle scritture a lui dedicato nella sua città natale, Bassiano.
Riflessione
Aldo Manuzio ha lasciato un’eredità duratura: il suo nome è ricordato da strade e istituzioni culturali in varie città italiane e da iniziative come il Progetto Manuzio, un archivio elettronico di testi italiani.
FONTE Wikipedia